LA

SCHEDA

DI

ERIK

VON SHILLER

Forza

40

Agilita'

40

Carisma

30 + 5

Intelligenza

30

Magia

10

UMANO - GUERRIERO

LAMA DEL DUCA - SPADONE - + 5 CARISMA

Spadone a 2 mani rubato al duca.
E' una grossa spada, leggermente piu' stretta dei normali spadoni a due mani, ma di almeno due piedi piu' lunga. 

Per questo Erik e' costretto a tenerla legata dietro la schiena, invece che al fianco. 

Ha delle strane incisioni che potrebbero essere rune consumate, ma anche delle semplici tacche per tenere il conteggio dei nemici uccisi.

Erik ne ignora il significato, la rubo' dall'arsenale del duca prima di fuggire, assieme alla cotta di maglia ed un mantello da parata (che ha subito venduto).

-  1. Medaglione con il simbolo di famiglia (privo di valore, visto che alla sua stirpe sono stati tolti i titoli)

- 2. Cotta di maglia

Alto appena piu' della media dei ducati e di corporatura media.

Capelli ed occhi castani, non eccelle in nulla ma se la cava in tutto, e' vestito con il tipico abbigliamento da soldato, con la cotta di maglia ed un mantello di cuoio e lana.

Il resto sono normali vesti di colore neutro

Figlio di un piccolo nobile, in tenera' eta' viene costretto a studi accademici che detesta, preferendo le arti marziali e tattiche.

Viene poi dato, assieme alla madre, come ostaggio politico ad un duca di Trador, il quale lo avvia alla carriera militare.

Passa cosi' i primi anni dell'adolescenza imparando le arti della scherma e della lotta, fino a quando il padre ripudia lui e la madre per potersi schierare con una coalizione avversaria del potente nobile.
La madre per evitare di essere abbandonata a se stessa, diventa concubina del duca, Erik continua il suo addestramento ma viene continuamente insultato ed umiliato dai figli del nobile.
Poco prima della sua maggiore eta', il padre viene accusato di cospirazione e gli vengono tolti i titoli nobiliari, Erik viene quindi abbandonato a se stesso.
Pur essendo privo di ogni titolo ed essendo stato disconosciuto dal padre e dalla madre, decide comunque di mantenere il suo nome per poter un giorno attuare una vendetta nei loro confronti.