LA

SCHEDA

DI

MALEEK FERINGAL

 

Forza

35

Agilita'

35

Carisma

40 (+5)

Intelligenza

35

Magia

5

 

NOME PG MALEEK FERINGAL
CARICA Abitante
VILLAGGIO PETRA - TERRE
RAZZA-CLASSE UMANO - BARDO
ALLINEAMENTO NEUTRALE PURO
ARMA

"CANTO DEL BARDO" - SPADA LUNGA -  

E'  una spada lunga ad una mano leggera e maneggevole, e' stata forgiata da un sapiente armaiolo nano con una lega di metalli resistenti e preziosi, appositamente per Maleek e solo lui e' in grado di utilizzarla al meglio sfruttando la doppia affilatura della lama.

 

OGGETTI (Max 3)

- Serie di 3 pugnali da lancio leggeri e maneggevoli

 

- Un diario personale con penna e calamaio

 

- "VOCE DEL BARDO" - CETRA - +5 CARISMA :

Una cetra dalla struttura apparentemente di legno in cui e' incastonata una sfera di ossidiana che racchiude i poteri magici dello strumento:

 

Oblio:  suonando una ben determinata sequenza di accordi il bardo riesce a confondere la mente di un individuo impedendogli di ragionare liberamente come fosse ipnotizzato, estorcendogli informazioni o azioni per il proprio tornaconto (1 volta al giorno) - Chi ha INTELLIGENZA superiore a 30 ne' e' immune.

 

Melodia del sonno:  anche questo potere si attiva eseguendo una sequenza di accordi, e permette al bardo far recuperare le forze ad un individuo a sua scelta (anche se stesso) come se lo stesso avesse riposato per un’intera notte (1 volte al giorno per se e 1 volta al giorno per un altro PG)

CAVALCATURA - ANIMALE DA COMPAGNIA
Maleek si muove a piedi vagabondando di villaggio in villaggio e di citta' in citta'.    
DESCRIZIONE PG e ABBIGLIAMENTO

 

Maleek e' un giovane uomo dall’aspetto decisamente avvenente: capelli lunghi e lisci di un intenso castano scuro portati quasi sempre racconti in una morbida coda che cade sulle spalle, tranne due ciocche ai lati del viso raccolte in sottili treccioline che ricadono sul petto del giovane.

Gli scuri capelli color caffe' creano un forte contrasto con gli intensi occhi di un bel verde smeraldo, grandi e luminosi. 

Maleek veste principalmente con abiti semplici, pantaloni di morbida pelle e una casacca di tela attraversata da veri incroci di fibbie di cuoio, sotto la quale porta una mezza armatura in cuoio leggero. Alti stivali, anch’essi di pelle, fermati con grosse fibbie a varie altezze delle gambe.

Il tutto ben celato sotto un lungo ed ampio mantello verde palude, munito di un cappuccio a cui Maleek fa spesso ricorso.

Solitamente passeggia, apparentemente distratto a cio' che gli succede attorno, suonando magistralmente una cetra dall’ottima fattura elfica.     

 

STORIA

Frutto di una delle molteplici relazioni che il famoso Morik Feringal, la mano del diavolo, intratteneva nei vari bordelli o nelle case meno sospette della citta', a volte erano prostitute altre volte giovani donne di buona famiglia in cerca di trasgressione e violente emozioni. Maleek, nemmeno a dirlo, non nacque certo in mezzo agli agi di una di queste case d’alto borgo, no, fu una delle ragazze della “Notte Stellata” a dare alla luce il piccolo. A lui ando' forse un po’ meglio che ad un’altra figlia di Morik che noi conosciamo, l’assassino decise di riconoscerlo e di donargli il suo cognome.

E al bambino non venne mai nascosta la propria origine.

Fin da bambino dimostrava di avere una spiccata furbizia, una capacita' innata nel trafficare e nello stringere alleanze cosi' da accaparrarsi il meglio dalle varie bande di ragazzini di strada che popolavano i quartieri meno “soleggiati” di Petra.

Crescendo Maleek imparo' ad usare la spada come ogni ragazzino cresciuto nei sobborghi di una grande citta', sapeva combattere egregiamente difendendosi ed usanto l’agilita' piuttosto che la forza per attaccare. Si appassiono' alla musica imparando a suonare numerosi strumenti fra cui il flauto traverso e la cetra da lui preferiti agli altri. Anche nel canto il giovane Maleek dimostrava un talento notevole e una naturale inclinazione a divenire un cantastorie. Sebbene molto giovane aveva maturamente stabilito un accordo con il proprio difficile padre, lui si era impegnato a stargli lontano dai piedi,a  non infastidirlo e a non creargli problemi di sorta, in cambio Morik gli avrebbe permesso di frequentare raramente la parte accessibile della gilda e di conoscere alcuni esemplari celebri in quell’ambiente, fra i quali spiccava senza dubbio Wulfgar, il braccio destro di suo padre. Cosi' era capitato alcune volte a Maleek di vedere di sfuggita una bimbetta di poco piu' piccola di lui aggirarsi nei paraggi, snella e veloce la piccola, di cui non conosceva il nome, gli aveva ripulito la sacca un paio di volte, silenziosa e terribile non gli aveva mai permesso di avvicinarsi senza scappare a gambe levate arrampicandosi senza fatica su alberi o aie abbandonate. Di lei Mallek ricorda solo i lunghi capelli corvini, lo sguardo cupo e temibile e un accenno di orecchie a punta. Invano chiese spiegazioni a Wulfgar che lo derise piu' volte senza mai dargli spiegazioni se non accennando al fatto che era la sua piccola figlia e che non avrebbe permesso ad uno stupido ragazzino di darle noia. 

Passo' il tempo e il ragazzino crebbe facendosi le ossa ai banchetti dei ricchi signori, esibendosi per loro nel canto, assaggiando prima e amando poi l’arte dell’intessere intrighi e del raccogliere informazioni che poi qualcuno avrebbe pagato ricompensandolo lautamente.

Gli capitava spesso di sentir parlare della figlia di Wulfgar, ormai quasi donna ed abile assassina, si diceva, ma frequentando principalmente i quartieri alti della citta' per via del suo lavoro ne aveva perse le tracce.

 In una di queste spedizioni informative, nelle spoglie superficiali del cantastorie,  in cui la gilda lo impegnava spesso e volentieri, apprese da un compagno di Wulfgar un po’ troppo ciarliero e un po’ troppo beone, che presunta figlia di Wulfgar non fosse effettivamente tale, ma che fosse la figlia di un ben piu' importante assassino. Maleek, sveglio e scaltro, non fece fatica a fare due piu' due e collego' la ragazza a suo padre. Non pote' chiedere informazioni a nessuno a riguardo, pare essere un argomento pericoloso da trattare “in famiglia” per cui, persuaso unicamente dalla sua convinzione, parti' alla ricerca della sorella.

 

 


 

 

-- PREZZO RESURREZIONE --
100 = 110 monete