ARMA |
"SERPI DELLE SABBIE" -
scimitarre gemelle +5 AGILITA'
Scimitarre forgiate usando una “pietra del cielo”, una pietra di metallo
sconosciuto caduta dal cielo.
Le due lame sono identiche, con impugnatura a forma di serpente.
La lama e' leggera, anche se resistente.
Il filo della lama non conosce usura.
Le due donne sono ambidestre.
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DESCRIZIONE PG
e ABBIGLIAMENTO |
Nur e Leila sono il Mattino e La Notte.
Sono sorelle, forse gemelle.
Guerriere figlie della capo-tribu' del
Clan della Serpe Rossa del deserto delle Sabbie Roventi.
Entrambe bellissime, con caratteristiche tipiche dei popoli del deserto,
hanno i capelli neri, spesso acconciati in tante e sottili treccine, la
pelle chiara ( dono del padre che probabilmente proveniva dal nord).
Nur ama guardare le <carte> per vedervi quello che le aspetta.
Leila ha le labbra scurite con l'henna in onore del suo nome.
Entrambe hanno tatuaggi sul corpo, le unghie scurite con l'henna che usano
anche per tatuarsi il viso in segno di festa.
Usano strani monili e portano numerosi orecchini all'orecchio destro.
Normalmente vestono con
sottili tuniche di lino lunghe fino alle caviglie, ma con spacchi laterali
alti fino in vita.
Sopra hanno un leggero
corpetto di cuoio temprato e stivali di cuoio morbido, e bracciali a difesa
degli avambracci. |
STORIA |
UnOcchio, lo
Sciamano del villaggio aveva letto il nostro Futuro viaggiando col Loto. Era
tradizione. Tutti i giovani e le giovani guerriere provavano il loro futuro.
Lo Sciamano lo leggeva e loro andavano, per poi tornare diversi: più saggi,
più grandi, più allegri...
Erano destini semplici, la maggior parte dei viaggi dello Sciamano vedevano:
o la ricerca di un'oasi nel Deserto delle Sabbie Roventi, oppure una visita
alla città di Tyr per una notte di Sogni, la cattura di una Serpe delle
Sabbie...
Lo Sciamano viaggiava volentieri, i doni che gli erano lasciati dalle
famiglie erano sempre generosi.
Ma quando io e Leila fermammo i nostri stalloni scuri e sbuffanti per la
corsa, davanti alla grotta che era la sua casa, ne uscì armato di frusta di
serpente e scudo tondo.
<State lontane!Il Buio e la Luce non oltrepassino i segni sacri!>
Indietreggiammo. ..
Non per timore delle armi, la nostra gente addestrava femmine e maschi
all'uso delle armi fin dai 5 anni, e noi eravamo capaci... ma spaventate
dalla sua voce e dal vederlo armato.
<Buio e Luce state lontane...>
Ci guardammo e assieme sedemmo a terra a gambe incrociate, fuori dal
semicerchio sacro, tracciato davanti alla grotta.
Nur e Leila, il Buio e la Luce erano i nostri nomi.
<Dobbiamo sapere cosa provare...> - disse Leila.
<Devi viaggiare per noi... abbiamo ricchi doni.> - feci eco io.
UnOcchio alzò la mano che teneva lo scudo, imponendo il silenzio.
<Avevo previsto la vostra venuta. E così ho viaggiato prima che voi me lo
chiedeste. Quello che ho visto non è qua.>
<Andremo fino ai Monti Bianchi che segnano il confine con le Terre
Sconociute, se è questo che hai visto...>
I Monti erano il confine naturale che ci divideva dai barbari del sud, dalle
genti che abitavano le terre che degradavano verso il mare. Spesso qualche
avventuriero scendeva da quei Monti e arrivava alle nostre città, come
nostro padre...
Il Vecchio taceva.
<Andremo ...>
<Andrete oltre i Monti Bianchi.
Il Buio e la Luce assieme sono troppo anche per un clan forte come quello
della Serpe Rossa.
Andrete oltre i Monti Bianchi. Scenderete tra i Barbari e vedrete le loro
città. Vedrete la grande distesa d'acqua blu e verde, popoli strani dalle
orecchie lunghe e appuntite e altri grossi e verdi. Città che rivaleggiano
con l'Ombra di Tyr e molte altre cose...
Questo mi ha mostrato il Jinn.
Tra una settimana rivelerò questa profezia. O andate o sarete scacciate,
questo attende chi non segue il proprio futuro...
Prendete queste vi guideranno.> Lanciò ai nostri piedi un mazzo di carte di
Tyr.
E dopo nemmeno 3 giorni la Luce e il Buio partirono.
"Noi siamo la nostra storia.
Il Mattino e la Sera.
La Luce e il Buio.
Avvicinati ad una e avrai alle spalle l'altra..."
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