LA

SCHEDA

DI

RHOANDRA

Forza

30

Agilita'

30

Carisma

30 (+ 5 )

Intelligenza

30

Magia

30

E'  un'arma da lancio, quasi sempre avvelenata e con la proprieta' di colpire a distanza e ritornare nella sua mano.
Le fu regalata da un druido di passaggio, le disse anche che possedeva una magia, ma non e' ancora riuscita a capire quale.

E' stata forgiata dagli abitanti delle Terre al di la' delle Lande Ghiacciate, non sa di quale razza, quello che sa e' che hanno costruito un'arma maneggevole, precisa, che non  perdona e tanto le basta.

- GUANTO BORCHIATO

 per riprendere il Trisk al volo ed evitare che il veleno faccia il suo effetto

- ARCANI MAGGIORI:

 dove non arrivano le lame del suo Trisk, arriva la sua lingua, racconta il futuro che gli altri vogliono sentire e sul loro passato bara spudoratamente, il suono delle sue parole puo' affascinare al punto che le lasciano, di solito, una sacchetta di danari e se ne vanno contenti, convinti che lei abbia detto la verita'.

- CARTIGLIO D'ORO:

l'unico oggetto lasciatole dalla madre, che abilmente sfrutta per gettare la sua fascinazione su chi le sta di fronte, facendo oscillare la lucida testa di medusa impressa sul pendaglio.

Troppo male in arnese per possedere un cavallo, le fa compagnia, ATTABRAH, un gatto dal lungo pelo nero, che convince tutti quelli che si perdono nei suoi occhi di giada, che i suoi poteri divinatori sono reali.

Nelle notti di plenilunio Attabrah si puo' trasformare se sente che vicino a lei si annida il pericolo.

Alta e muscolosa, capelli colore del legno di quercia e occhi profondi e bugiardi.
Preferisce indossare un corsetto di pelle, pantaloni di fustagno e comodi stivali, ma quando legge il destino, indossa una morbida tunica bianca, e, al collo il cartiglio a forma di testa di medusa.
Sa usare la spada ed il coltello da lancio, quando gliene capita l'occasione.

Il mio nome e' Rhoandra e i miei natali sono oscuri, qualcuno, non ricordo piu' chi, mi ha detto che mia madre se l'e' fatta con un demone, ma puo' aver scherzato. Non trovo nessuna delle caratteristiche di questo padre in me, anche se, guardandomi in questa scheggia di specchio, forse riesco ad intravedere
la sua anima dannata nei miei occhi, un'eredita' che non mi serve a sbarcare il lunario, per mettere assieme il pranzo con la cena ho due possibilita', o rubo, oppure leggo i tarocchi ai creduloni che pensano che il destino sia disegnato tra gli Arcani Maggiori.
Sarei abbastanza bella da praticare il mestiere piu' vecchio del mondo, ma nelle disperate terre della Baia di Thorden, rischierei di rimetterci ben piu' della mia purezza.
Dalla vita mi aspetto che faccia pace con me, io, in fondo, non chiedo altro che starmene sulla riva del fiume, fumarmi un po' di erba pipa e mettere qualcosa di buono sotto i denti, anche se non tutti i giorni.