SCHEDA DI Re ULLIC PENDRAGON
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Forza |
40
( + 5 ) |
Agilita' |
20 |
Carisma |
45 |
Intelligenza |
40 |
Magia |
5 |
NOME
PnG |
ULLIC di
PENDRAGON |
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CARICA |
Re
della cittA' di Rubidian, uno di sovrani del triangolo regio
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VILLAGGIO |
CITTA’
DI RUBIDIAN |
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RAZZA-CLASSE |
Umana
- GUERRIERO |
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ALLINEAMENTO |
Legale
buono |
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ARMA |
EXCALIBUR
(+ 5 FORZA) In realta’ questa non e’ la vera Excalibur, e’ una spada con elsa a croce possente e difficile da maneggiare, il padre di Ullic la costrui’ basandosi sui disegni della vera Excalibur, temprata da mille battaglie e’ l’orgoglio della famiglia dei Pendragon, assieme all’armatura . |
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OGGETTI
(Max 3) |
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- ARMATURA IN METALLO DI PIETRA DEL CIELO (+ 5 CARISMA) indistruttibile che gli conferisce una difesa pressoche' impenetrabile |
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CAVALCATURA
o ANIMALE |
Non ha
nessuna cavalcatura particolare ma preferisce usare i cavalli di razza
roana. |
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DESCRIZIONE
PG e ABBIGLIAMENTO |
Un guerriero, in tutto e per tutto, due metri di altezza, sguardo severo e fisico muscoloso. E' un uomo di circa 55 anni si avvia all’eta' della vecchiaia, ma e' ancora lucido e ben cosciente di se. Veste
con abiti regali ma non sfarzosi, e' un capo ma non lo da a vedere.
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STORIA |
Passati i fasti di Re Artu’ di Pendragon e del regno di Camelot. Il comandante Merlino, detto il Mago, era ormai vecchio e la lebbra gli impediva qualsiasi contatto con il resto del mondo,…li nella tranquillita’ di Avalon il vecchio custodiva una spada che nessuno mai avrebbe piu’ brandito: la leggendaria Excalibur. Il
vecchio la guardo’ un ultima volta prima di lanciarla nel profondo del
lago antistante la sua casa in quella valle segreta, nascosta agli occhi
del mondo. “Ora il mio compito e’ davvero finito” - penso’ e si concesse l’ultimo sonno della sua vita. Il grande re era morto, i suoi fedeli si erano sparpagliati ed il suo tutore aveva sperato fino alla fine di trovare qualcuno degno di quella spada, degno di quel compito. Nessuno si fece avanti e quando egli mori’ tutto sembrava perduto ed il nome dei Pendragon, il fiero popolo delle montagne generato dal seme dei draghi sembrava destinata a morire. In mezzo a tutta quella morte, accanto a tutte quelle tragedie, un miracolo avvenne:…il grande Re Artu’ lascio’ due figli alla malvagia Fata Morgana Uno di essi lotto’ contro il padre causando la distruzione del sogno chiamato Camelot. L’altro, un miracolo nato dal male ma che un dio dispettoso aveva voluto preservare dall’egida della malefica madre, spari’ dalla storia e dalla leggenda che tutti conoscono per consegnarsi all’oblio infatti, nessuno ricorda il suo nome. Fino a quando non trovo Avalon e non vide il corpo di un vecchio che stringeva la statua di una Signora e che tra le mani, fredde come l’alba di quella mattina, aveva l’anello che suo fratello aveva bramato fino alla morte: l’Anello dei Pendragon. Egli
prese entrambe le cose e si allontano’ da quei luoghi, cercando un posto
dove stare e dove ricominciare a vivere, ma soprattutto dove nessuno
conoscesse il nome dei Pendragon. Arrivo’
ai confini del mondo di Coralyne e li trovo’ una donna che
diede alla luce un figlio che lui chiamo’ come il padre del padre
di suo padre ….. Ullic di Pendragon. L'uomo,
la moglie e il piccolo Ullic decise di imparare il mestiere di fabbro e si
stabili in una piccola citta' di Coralyne.. Rubidian!!! La
citta' crebbe ed in pochi anni divenne sempre piu' un luogo importante per
quelle terre, la legge dominava quel luogo ed a capo di essa non vi era un
uomo solo ma un consiglio di uomini che acquisivano il diritto ad entrare
nell’assemblea solo dopo aver dimostrato ampiamente di volere prima lo
sviluppo ed il bene di Rubidian. Quell’ uomo divenne il miglior fabbro della citta' e molti credevano che il suo fosse un dono divino, Elfi,Uomini, maghi, tutti volevano i suoi servigi ed egli lavorava alacremente per aiutare tutti. Intanto
la statua della signora del lago restava in bella mostra sul suo tavolo da
lavoro. Il
piccolo Ullic cresceva e tutta la citta' credeva che sarebbe diventato un
fabbro migliore del padre ma nessuno si accorse che il seme dei Pendragon,
grandi guerrieri ed ottimi combattenti, aveva generato un nuovo Capoclan,
un nuovo re. Il fabbro Pendragon, ormai tutti lo chiamavano cosi', tenne da conto il sigillo reale e non fece parola con nessuno della sua esistenza. Ma
il destino aveva altri programmi. Ullic
crebbe e divenne forte, ma divenne un guerriero in grado di tenere testa a
cavalieri, paladini di alto lignaggio, ma non ebbe mai desiderio
di usare la forza per conquistarsi un posto al sole nel governo
della sua citta'. Intanto
la citta' cresceva fino a diventare la piu' importante del triangolo Regio
di Coralyne, ma questa crescita divenne causa di una guerra civile che
mise fratello contro fratello, uomo contro uomo, Padre contro figlio. Il
consiglio si sciolse quando il presidente dell’assemblea di turno venne
assassinato e si decise che la citta' aveva bisogno di un capo unico. Tutti
maggiori esponenti delle famiglie che fino a quel momento avevano fatto
parte del consiglio si arrogarono di mettere su quel trono un proprio
parente, tanto che Rubidian arrivo' ad avere anche tre re
contemporaneamente. Ma nessuno di quegli uomini aveva un simbolo del
potere che giustificasse la sua presenza li. Allora
uno dei re si rivolse al fabbro di Pendragon e gli chiese di forgiare una
spada che fosse piu' potente della leggendaria Excalibur ma egli si rifiuto'
di forgiarla. Erano vivi nella sua memoria i disastri che l’uomo aveva
causato per avere quel leggendario manufatto, lui era li e sapeva bene
quanta distruzione avrebbe causato una nuova arma da conquistare. Il fabbro pero' sapeva che quel rifiuto gli avrebbe regalato un nemico pericoloso quindi, in gran segreto forgio' una cotta d’armatura fondendo la statua della Signora del Lago. Ne
usci' fuori qualcosa di stupendo, qualcosa di impenetrabile ma di
leggerissimo. Il
disegno era sul modello elfico ed aveva un elmo con due ali di drago
lateralmente, sarebbe diventata l’armatura che avrebbe portato la pace
in quella citta'. Il
fabbro di Pendragon ebbe appena il
tempo di mostrarla alla sua famiglia, chiedendo ad Ullic, ormai uomo,
di custodirla per lui e donandogli il sigillo reale di Pendragon.
La notte stessa tanti fuochi vennero appiccati nella citta' e molti furono
i morti tra la gente semplice. La guerra civile era iniziata ed i tre
Uomini che si proclamavano re si attaccarono l’un l’altro. La fucina del fabbro venne distrutta, come la sua casa, e tutto il resto della citta'. Fu allora che il destino si compi'. Il
popolo decisa che era giunto il momento di liberarsi di quegli uomini e di
eleggere un capo che portasse la pace: ULLIC PENDRAGON!
Il Giovane Pendragon allora scelse di indossare quell’armatura e mosse guerra contro quegli uomini malvagi, da quella notte in poi, la guerra fu breve ed i tre re si rivelarono pavidi e senza onore, Ullic li stermino' tutti, liberandosi di coloro che avevano approfittato di quel caos per i propri interessi. Quando
tutto fu finito Ullic riconsegno' il potere nelle mani del popolo che lo
acclamo' come unico e solo re di Rubidian. Ullic
divenne allora il Re, un re temuto e rispettato per il suo valore e il suo
senso di giustizia, ancora oggi lo e' e grazie a lui Rubidian e' piu' che
mai la citta' del Re. Ullic
trovo' l’amore quando incontro' Veronica, la Maga, donna forte ed una
potente maga. Ella
regalo' al suo uomo Dieci figli e ne istrui' nove alla magia. Ora il re vive a a Rubidian nel palazzo della corte reale e da li gestisce la vita politica della citta'. Chi
vuole parlare con la massima autorita' dei Ducati sa a chi rivolgersi.
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